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Presentazione mozione Bersani c/o Biblioteca Provinciale 15 Settembre 2009
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Presentazione mozione Bersani c/o Biblioteca Provinciale 15 Settembre 2009
I LAVORATORI SONO LA FORZA DEL PD ( Dice Bersani )
Ed i lavoratori dell’industria lo sono esattamente come tutti gli altri. Molti si chiederanno il perché di questa affermazione, direi, scontata, ma lo chiarisco subito.
In questi anni, presi dagli scempi politici, e non, del governo nazionale, dalle primavere pugliesi, dai fantomatici “nuovi modelli di sviluppo” dai “NO” tout-court, ci si è dimenticati più o meno volutamente di un pezzo di società.
Pochi di voi sanno in che stato si trova l’industria pugliese, chiusure, cassa integrazione quadruplicate, ammortizzatori sociali in via di esaurimento o già finite, intere famiglie che contribuivano realmente al benessere della città di Brindisi e di tutta la Puglia si ritrovano a casa, solo perché amministrazioni bieche non hanno saputo investire politicamente sulla propria regione. La Lombardia dei miracoli economici che si susseguono di anno in anno, ha 200000 addetti nella grande industria chimica, e non hanno un porto……. Venezia, con Porto Marghera scende in piazza con i suoi amministratori di centro destra e di centro sinistra non per dire NO all’industria, ma per scongiurare la chiusura di anche un solo reparto di quel grande Petrolchimico che è Marghera appunto. Loro, città d’acqua…quella vera…capiscono che non può esserci sviluppo senza industria. Miracoli del nord-est….
Il 25 Ottobre, inizia un’era che vedrà anche noi lavoratori come parte attiva in un processo di dibattito politico serio per ridefinire i cardini di una nuova politica industriale, non più visionaria, ma concreta.
Cito di nuovo Bersani:
Nessun grande Paese industriale, e l’italia lo è, può prescindere da uno sviluppo del settore chimico. In Italia dobbiamo organizzare una riscossa della chimica, proponendo una linea di investimenti, di forte innovazione e di piena compatibilità TERRITORIALE E AMBIENTALE.
Per questo, bisogna partire da quella industria sana che si trova a Brindisi, che non produce cloro come a Marghera, ma che può allargare la propria visione commerciale. Gli ingegneri, i tecnici chimici e farmaceutici che sono presenti anche qui oggi in sala, possono e devono essere un valore aggiunto per il Partito Democratico, per il candidato Blasi e per il candidato Bersani.
Le organizzazioni sindacali non vanno lasciate sole a gridare il loro disappunto. CGIL CISL UIL e UGL hanno in questo anni fatto un lavoro egregio, considerando la totale assenza della politica cittadina, hanno assunto ruoli a volte che non gli appartenevano, ma hanno fatto il loro dovere, sempre a tutela dei lavoratori, per questo il Partito Democratico, soprattutto nella mozione Bersani, non intende sostituirsi a nessuno, bensì a collaborare, pienamente, con le forze sindacali.
Spero che in questo non ci divida nessuna barriera ideologica, le battaglie si fanno insieme, lo sappiamo tutti…uniti si vince.
E’ notizia ormai sotto gli occhi di tutti…il ministro Prestigiacomo ha firmato il VIA per i due gruppi Edipower a ciclo combinato…immagino che nessuno di voi aveva dubbi, come non ha dubbi che, senza la dovuta pressione politica, così come diceva il Sen. Tommaselli in un articolo apparso in questi giorni sulla stampa altre decadi passeranno prima che si possa riconvertire le centrali.
Dal resto il metano con cui si doveva riconvertire costa troppo perché una società in attivo dovrebbe farlo, semplice…perché nessuno glielo impone.
Le centrali a carbone, quelle medioevali per intenderci, sono già una realtà nel nostro territorio e non ci sono manifestazioni che possano impedire di bruciare. Bastava staccare una fisces, bastava dire di sì ad un impianto che ci avrebbe dato la possibilità di poter imporre il volere dei cittadini…devi bruciare? Brucia metano!
Questo sarebbe stato “ecocompatibile”.
La politica deve essere lungimirante in quello che fa, non si possono seguire le mode quando si hanno a cuore i destini dei cittadini. Noi, ci affidiamo alla politica, perché tuteli i nostri interessi, ma soprattutto quelli dei nostri figli e Dio solo sa cosa gli stiamo lasciando.
Siamo in tempo per ripartire, tutti quanti, in tempo per fare quello che sappiamo fare meglio: La politica senza annunci, quella dei fatti, quella della gente che “fatica” come dice Bersani.
Nel nostro Partito ci sono tecnici, industriali, uomini che conoscono il loro lavoro meglio di chiunque altro. Le nostre eccellenze in campo industriale, vi garantisco sono tra i primi al mondo. I nostri ingegneri costruiscono impianti e centrali ecocompatibili in tutto il mondo e qui, noi ci permettiamo il lusso di andare a carbone?
Vedremo come andrà a finire con la firma delle convenzioni.
Ringrazio Carmine Dipietrangelo che oggi mi ha dato la possibilità di essere qui a discutere di industria, uomo infaticabile e prezioso per questo Partito. Qualcuno lo ha definito il grande vecchio, qualcun altro l’ombra di D’Alema, io lo definisco un uomo che ha dedicato la sua vita al Partito e noi giovani senza quella memoria storica non riusciremmo a percorrere molta strada.
G. Ferraro
Ed i lavoratori dell’industria lo sono esattamente come tutti gli altri. Molti si chiederanno il perché di questa affermazione, direi, scontata, ma lo chiarisco subito.
In questi anni, presi dagli scempi politici, e non, del governo nazionale, dalle primavere pugliesi, dai fantomatici “nuovi modelli di sviluppo” dai “NO” tout-court, ci si è dimenticati più o meno volutamente di un pezzo di società.
Pochi di voi sanno in che stato si trova l’industria pugliese, chiusure, cassa integrazione quadruplicate, ammortizzatori sociali in via di esaurimento o già finite, intere famiglie che contribuivano realmente al benessere della città di Brindisi e di tutta la Puglia si ritrovano a casa, solo perché amministrazioni bieche non hanno saputo investire politicamente sulla propria regione. La Lombardia dei miracoli economici che si susseguono di anno in anno, ha 200000 addetti nella grande industria chimica, e non hanno un porto……. Venezia, con Porto Marghera scende in piazza con i suoi amministratori di centro destra e di centro sinistra non per dire NO all’industria, ma per scongiurare la chiusura di anche un solo reparto di quel grande Petrolchimico che è Marghera appunto. Loro, città d’acqua…quella vera…capiscono che non può esserci sviluppo senza industria. Miracoli del nord-est….
Il 25 Ottobre, inizia un’era che vedrà anche noi lavoratori come parte attiva in un processo di dibattito politico serio per ridefinire i cardini di una nuova politica industriale, non più visionaria, ma concreta.
Cito di nuovo Bersani:
Nessun grande Paese industriale, e l’italia lo è, può prescindere da uno sviluppo del settore chimico. In Italia dobbiamo organizzare una riscossa della chimica, proponendo una linea di investimenti, di forte innovazione e di piena compatibilità TERRITORIALE E AMBIENTALE.
Per questo, bisogna partire da quella industria sana che si trova a Brindisi, che non produce cloro come a Marghera, ma che può allargare la propria visione commerciale. Gli ingegneri, i tecnici chimici e farmaceutici che sono presenti anche qui oggi in sala, possono e devono essere un valore aggiunto per il Partito Democratico, per il candidato Blasi e per il candidato Bersani.
Le organizzazioni sindacali non vanno lasciate sole a gridare il loro disappunto. CGIL CISL UIL e UGL hanno in questo anni fatto un lavoro egregio, considerando la totale assenza della politica cittadina, hanno assunto ruoli a volte che non gli appartenevano, ma hanno fatto il loro dovere, sempre a tutela dei lavoratori, per questo il Partito Democratico, soprattutto nella mozione Bersani, non intende sostituirsi a nessuno, bensì a collaborare, pienamente, con le forze sindacali.
Spero che in questo non ci divida nessuna barriera ideologica, le battaglie si fanno insieme, lo sappiamo tutti…uniti si vince.
E’ notizia ormai sotto gli occhi di tutti…il ministro Prestigiacomo ha firmato il VIA per i due gruppi Edipower a ciclo combinato…immagino che nessuno di voi aveva dubbi, come non ha dubbi che, senza la dovuta pressione politica, così come diceva il Sen. Tommaselli in un articolo apparso in questi giorni sulla stampa altre decadi passeranno prima che si possa riconvertire le centrali.
Dal resto il metano con cui si doveva riconvertire costa troppo perché una società in attivo dovrebbe farlo, semplice…perché nessuno glielo impone.
Le centrali a carbone, quelle medioevali per intenderci, sono già una realtà nel nostro territorio e non ci sono manifestazioni che possano impedire di bruciare. Bastava staccare una fisces, bastava dire di sì ad un impianto che ci avrebbe dato la possibilità di poter imporre il volere dei cittadini…devi bruciare? Brucia metano!
Questo sarebbe stato “ecocompatibile”.
La politica deve essere lungimirante in quello che fa, non si possono seguire le mode quando si hanno a cuore i destini dei cittadini. Noi, ci affidiamo alla politica, perché tuteli i nostri interessi, ma soprattutto quelli dei nostri figli e Dio solo sa cosa gli stiamo lasciando.
Siamo in tempo per ripartire, tutti quanti, in tempo per fare quello che sappiamo fare meglio: La politica senza annunci, quella dei fatti, quella della gente che “fatica” come dice Bersani.
Nel nostro Partito ci sono tecnici, industriali, uomini che conoscono il loro lavoro meglio di chiunque altro. Le nostre eccellenze in campo industriale, vi garantisco sono tra i primi al mondo. I nostri ingegneri costruiscono impianti e centrali ecocompatibili in tutto il mondo e qui, noi ci permettiamo il lusso di andare a carbone?
Vedremo come andrà a finire con la firma delle convenzioni.
Ringrazio Carmine Dipietrangelo che oggi mi ha dato la possibilità di essere qui a discutere di industria, uomo infaticabile e prezioso per questo Partito. Qualcuno lo ha definito il grande vecchio, qualcun altro l’ombra di D’Alema, io lo definisco un uomo che ha dedicato la sua vita al Partito e noi giovani senza quella memoria storica non riusciremmo a percorrere molta strada.
G. Ferraro
Giuseppe Ferraro- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 07.10.09
Età : 50
Località : Brindisi
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